jeudi 10 mars 2011

Riccioli d’oro e i sette orsi nani, di Émile Bravo

Pubblicato da Davide G.G. Caci su afNews.info ICI 
 
I lettori di afNews sanno sicuramente che In questi giorni è in corso la quinta edizione del festival Bilbolbul. Tra i numerosi ospiti presenti in occasione della kermesse bolognese spicca senza dubbio l’autore francese Émile Bravo. Maestro della BD, Bravo è conosciuto soprattutto per la sua interpretazione del classico Spirou, di cui ha realizzato un delicato e splendido episodio. Tuttavia, negli ultimi mesi, l’autore parigino è arrivato nelle librerie italiane con due nuove pubblicazioni, entrambe targate BAO Publishing. Il giovane – ma già attivissimo – editore milanese ha pubblicato dapprima Mia mamma (è in America, ha conosciuto Buffalo Bill) e ha da poco dato alle stampe un’opera divertente, ironica e tenera allo stesso tempo: Riccioli d’oro e i sette orsi nani. afNews ha avuto il piacere di riceveere in anteprima questo libro per bambini, a metà tra fumetto e libro illustrato. Riccioli d’oro e i sette orsi nani è un fumetto, dicevamo… Sì, senza dubbio. Una… fiaba? Anche. Un racconto avventuroso e umoristico? Ça va sans dire. Il primo livello di lettura, quello più elementare, è già di per sé intrigante, ed è un perfetto mélange tra avventura e umorismo. Tuttavia, andando oltre, si scorge un livello meta-narrativo, in cui è palese che Bravo – a partire dal titolo –  gioca con gli archetipi delle fiabe classiche, da Riccioli d’oro a Biancaneve e i sette nani, passando per il sarto Ammazzasette, il Pifferaio di Hamelin e I tre porcellini. L’autore prende in prestito elementi da questa e da quella fiaba, fino a creare una fiaba inedita, leggera e divertente, grazie anche a un segno riconoscibile e al contempo essenziale ma dettagliato ed espressivo. Alla prima pagina del libro ci si è già invaghiti dei sette orsi nani, che iniziano a strizzare l’occhio al lettore con una semplice canzoncina, che declama le loro debolezze tutte umane (mangiare… dormire…). Non è un caso che questi orsetti siano diventati personaggi amatissimi dai giovani lettori d’Oltralpe: le loro sfortune, la loro simpatia e la loro ingenuità sono una calamita per l’empatia del lettore. Per quanto l’intreccio sia semplice – stiamo pur sempre parlando di un prodotto per bambini – la narrazione è veloce e ricca di colpi di scena, e il finale dimostra una maturità non indifferente. In conclusione, con questo libro (la cui prima edizione risale al 2004), Emile Bravo dimostra ancora una volta di essere un attento e sagace narratore, che riesce a emozionare, divertire, miscelando alla perfezione umorismo e tenerezza. Non resta che sperare che i tipi di BAO decidano di pubblicare presto gli altri due libri con protagonisti gli orsi nani. Per informazioni sul libro, rimandiamo al sito della casa editrice, che ne ha pubblicato anche un’anteprima; per ulteriori approfondimenti sulla figura di Bravo, e sulla mostra attualmente allestita a Bologna, segnaliamo che proprio oggi Luca Boschi ha iniziato una serie di post sul suo blog, Cartoonist Globale. Buona lettura!

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